STEP#02 - Tempo di una natura che diventa storia

Dal latino praevisio, da praevidere, prevedere, composto da prae, prima, e videre, vedere. 
È una parola comune, ma ha un carattere ieratico. La previsione ricorda la contemplazione degli àuguri, lo studio delle viscere degli aruspici, o la vista lunga degli oracoli e dei profeti, anche viene utilizzata per lo più riguardo alle previsioni del tempo, o del mercato.

Se la spiegazione è oggetto di discussione nel pensiero filosofico e scientifico, sulla previsione non sembrano sussistere dubbi; anche nelle concezioni più riduttive, si chiede al sapere scientifico di “anticipare l’esperienza”. 
Commettendo meccanica celeste e meccanica terrestre, astronomia kepleriana e dinamica galileiana, il paradigma newtoniano aveva fornito le coordinate istantanee del sistema così da dedurne lo stato in qualunque altro momento, passato o futuro: il passato e il futuro di una natura soggetta al divenire. 
Il tempo dell’evoluzione della vita, il tempo di Darwin, è il tempo di una natura che diventa storia, di un’immanenza che si fa contingenza.

La previsione è il tentativo ipotetico di stracciare il velo che nasconde il futuro, tentativo portato avanti ora con la razionalità, ora con l'intuizione: è la visione di qualcosa che ancora non è.
L’umanità si interroga da sempre sul futuro: cerca negli aspetti del mondo segni di ciò che l’aspetta. Quella che Hume ha definito “l’abitudine a prevedere”, per mezzo di illusioni e intuizioni, speranze ed errori, si è avvalsa di ritualità sempre più intricate, alla ricerca di un disegno nascosto o di una immanente necessità negli eventi: dalle antiche pratiche divinatorie sino alle procedure razionali della scienza; a quest’ultima è infatti assegnato il compito di spiegare e prevedere. 

L’identità teorica di sapere e prevedere è il connotato della grande fisica formatasi sulle scoperte di Galileo, Keplero, Newton, e giunta nell’Ottocento al suo apogeo intellettuale: la fisica di un universo ordinato e immutabile. In quel sistema meccanico il futuro ha una sua inesorabile necessità. 

Tuttavia l’idea del divenire, che sia nell’universo o sulla Terra, avrebbe presto cominciato a insinuarsi nel pensiero scientifico, con la crescente consapevolezza della non riducibilità di tanti fenomeni naturali a quel grande sistema meccanicistico.