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La previsione del tempo, sin dai tempi delle civiltà mesopotamiche ed ebraiche, ha costituito un elemento centrale all'interno della vita dell'uomo.

I Greci iniziarono delle osservazioni che rimasero per secoli le uniche ad essere conosciute riguardo le condizioni del tempo, presenti in opere quali "I fenomeni " di Arato, intorno alle apparizioni celesti, alle leggende che vi si riferiscono e ai segni del tempo; scritto analogo è quello in prosa di Teofrasto, "Libro dei sogni". Altra fonte importante è "Almagesto", titolo del grande trattato astronomico-matematico di Tolomeo, contenente l'esposizione completa dei sistema geocentrico.
Tuttavia i popoli più antichi attribuivano i cambiamenti atmosferici agli dei irati o semplicemente alla loro volontà capricciosa.


Giove , o Zeus dei Greci antichi, era la divinità più importante a Roma. Apparteneva, secondo il racconto mitico, alla seconda generazione divina. Tuttavia storicamente è molto antico: era il dio degli elementi atmosferici, venerato dagli antichissimi colonizzatori dell'Europa ; signore degli dei olimpici, scatenava fulmini sui poveri mortali e su chi aveva meritato la sua ira.





Eolo era il Dio dei venti e liberava ogni tipo di vento, sia per aiutare i naviganti sia per contrastarli. Ebbe da Zeus il compito di controllare i venti,  custoditi all’interno di caverne o dentro un otre a Lipari, una delle isole Eolie.
Tra i venti governati da Eolo vi erano quattro fratelli ognuno dei quali era associato ai quattro venti principali: il vento del nord, Borea, un vento forte e violento che, innamoratosi delle cavalle di Dardano, si tramutò in cavallo e con esse generò dodici puledri veloci come il vento, il vento dell’Ovest, Zefiro, il quale annuncia la bella stagione e quindi un vento calmo e salutare, il vento dell’Est, Euro, portatore di bel tempo o di siccità e il vento del Sud, Austro, il quale precede la pioggia ed è un vento molto caldo.



Denominato Nettuno nella mitologia romana, Poseidone, fratello di Zeus era il Dio del Mare: poteva scatenare tempeste negli oceani e produrre catastrofi immani; tuttavia era anche colui che scatenava i terremoti.






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